Oggi siamo usciti insieme. Siamo andati al centro commerciale e ci siamo fatti male.
Il sangue scorreva a fiumi. Io non sapevo nuotare e tu facevi i tuffi.
Sembravi un angelo anche se non so come sia fatto. Ma deve essere molto bello. Più bello anche della tua mamma da giovane.
Intanto i bagnini con i segnali di fumo mi dicevano che ce n'è per tutti.
generazionealneon
e crocifissa sarà, la sua generazione. in un lago di sangue, e di rassegnazione. orfana di madre puttana, e di padre coglione.
giovedì 27 dicembre 2012
domenica 25 marzo 2012
domenica 18 marzo 2012
sabato 19 novembre 2011
(Congiunzione: congiungimento, unione, collegamento, connessione.)
L'inquietudine della voglia di ciò che potrebbe essere stanchi di vivere stretti e corti, sempre più corti i week-end di consolazione, falsi come le elezioni per i futuri migliori truccate le puttane quindicenni orfane di padre nostro, pesa il tuo pegno, sia fatta di eroina per non pensarci più, persa la coscienza.
Rimando a te la mia decisione con una paraculistica partecipazione.
Rimando a te la mia decisione con una paraculistica partecipazione.
mercoledì 16 novembre 2011
Non so dove ma arriverò puntuale
Arriverò puntuale a sorprenderti
mentre ti prepari,
mentre mi scongeli il cuore
al microonde.
___
Mi abbracciavi
facendo quel mugolio
tipo quando ti stringi
tra le coperte
pronta a consegnarti serena
al sonno
e a farti cullare,
a praticare l'esotismo estremo.
___
PORTAMI A STARE BENE, PORTAMI A NON BALLARE, A BERE E A NON CROLLARE.
___
E poi giorni o millenni senza vederti,
solo incrociandoti
con gli abbaglianti accesi,
per fortuna.
Dice che sei cambiata,
che sei vuota,
che sei ingrassata,
che ti sei rassegnata.
___
Il fatto è che tutti prendono
prepotentemente
le prime occasioni,
senza immaginarne di alternative.
___
La colpa,
dicevo,
è di quei quattro alberi
del cazzo
che intorno alla piazza,
di notte,
ci succhiano via l'ossigeno
dal cervello.
___
e c'è chi dice che suona perché in un paese come questo se non suoni ti droghi, ma poi si droga lo stesso.
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PORTAMI A STARE BENE, PORTAMI A NON GUARDARE, A BUTTARMI SENZA VEDERE.
___
E poi ceniamo agli aperitivi
parlando di cose
che non ce ne frega un cazzo.
Che qualche volta,
in dei discorsi,
ci copriamo di imbarazzo
e ricordiamo di nascosto
Ma adesso è diverso.
Del passato non c'è rimasto niente,
se non le briciole sulla maglietta.
E allora scuotimi via,
che andrò a rincorrere i miei sogni
e a non sentirmi a casa
di fronte alle vetrine
troppo grandi per i miei occhi
vuoti,
lontano da te
e da tutto il resto.
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